La bandita era delimitata da un muro costruito con bozze di arenaria e calce lungo 52 chilometri che si snodava nel territorio esteso tra Poggio a Caiano e Carmignano, Artimino, Poggio alla Malva, Bacchereto, fino a Faltognano, S. Amato e Porciano. L’aspetto originario del Barco è ricavabile dai disegni settecenteschi di Bernardo Sgrilli, ingegnere al servizio dei Medici.

La caccia nel barco era riservata ai membri della famiglia ed ai loro ospiti e i guardiacaccia (i birri) vigilavano affinché questa regola fosse rispettata.

All’inizio del Settecento il Barco cominciò a subire un lento abbandono: scarso era il legname che se ne poteva ricavare, le spese di manutenzione erano molto alte e la politica del Granduca Pietro Leopoldo mirava a liberalizzare le risorse dell’area: il 13 luglio 1772 il Barco fu sbandito.

A Poggio alla Malva si conserva ancora la porta d’accesso al Barchetto della Pineta, riserva nella riserva costruita almeno settant’anni prima del Barco, che racchiudeva un’area di un paio di miglia.