Uno dei prodotti tipici del territorio sono i fichi secchi di Carmignano, produzione di nicchia, annoverata tra i 455 prodotti tipici tutelati dalla Regione Toscana.

Si tratta di una coltura limitata, rara in Italia ed unica in Toscana, grazie alla particolare tecnica di lavorazione, tutta carmignanese, che utilizza metodologie non invasive ed in pieno rispetto con l’ambiente. La lavorazione viene infatti effettuata in modo tradizionale, secondo il sistema adoperato dagli antenati.

Fin dal lontano passato, nelle campagne toscane il fico è stato allevato in forma quasi esclusivamente promiscua e la sua coltura ha avuto da sempre una connotazione tipicamente familiare. Tuttavia, in alcune aree dell’attuale Provincia di Prato, questa antica pianta mediterranea è stata ed è tutt’ora coltivata in modo piuttosto intenso, spesso consociata a viti ed ulivi, per una produzione non rivolta al solo consumo familiare, ma anche verso l’esterno.

Questo è il caso di Carmignano, dovesi è sviluppata un’industria per la produzione di fichi secchi, molto apprezzati sui mercati.Le varietà coltivate in passato in questa zona erano senza dubbio molto più numerose di quelle presenti oggi, tanto che a partire da tempi recenti il 90% delle piante appartiene alla varietà colturale (cultivar) ‘Dottato’, fico bianco che si presta molto bene all’essiccazione, oltre ad avere ottime caratteristiche organolettiche per il consumo da fresco. In ogni modo, un certo numero di varietà si è comunque conservato fino ai giorni nostri, proprio per il carattere di coltura familiare, non sottoposta quindi generalmente ad attività di miglioramento genetico.